Che cos’è la creatività e perché è così difficile definirla?
I più rilevanti dizionari della lingua italiana definiscono la creatività come la capacità di produrre nuove idee ed invenzioni, parlando di capacità creativa e facoltà inventiva. La creatività è quindi qualcosa che riguarda la creazione o meglio l’atto creativo. Purtroppo emerge spesso una concezione un po’ distorta e riduttiva della creatività, si è convinti che la persona creativa sia colei che possiede soltanto delle particolari doti artistiche, confinando questa grande capacità in una scatola, a parer mio, troppo piccola! La creatività è una capacità e in quanto tale può essere coltivata e sviluppata. Il pensiero creativo è innato nell’essere umano, credo che ci siano persone più predisposte e altre meno, ma credo fortemente che questa capacità, e così la parte del cervello competente, possa essere “allenata” soprattutto nei primi anni di vita…per questo mi piace parlare di approccio e atteggiamento creativo. E se la creatività è la capacità di produrre nuove idee, di creare qualcosa che prima non esisteva, allora la creatività viaggia parallelamente con l’innovazione e l’originalità.
È importante sviluppare un pensiero divergente.
Di fronte ad un problema o un ostacolo, l’essere umano può operare “scegliendo” tra due modalità, affrontare la situazione utilizzando il pensiero convergente o quello divergente. Cerchiamo di capirne la differenza e capiremo meglio cos’è la creatività. Il pensiero convergente segue un percorso logico, che possiamo definire lineare, coordinato dall’emisfero sinistro del nostro cervello e che risulta utile quando ci troviamo di fronte a criticità che già conosciamo, dove quindi anche la soluzione è nota. Il pensiero divergente, coordinato dall’emisfero destro, ricorre invece alla nostra capacità creativa, perché in presenza di un nuovo problema e che quindi non riusciamo a risolvere con soluzioni note, ci permette di trovare immediatamente non una ma molteplici soluzioni, considerando il problema da diversi punti di vista. Facciamo un esempio. Poco prima di un appuntamento importante mi accorgo di avere l’abito strappato, un problema da risolvere nel più breve tempo possibile. Se la mia creatività è stata allenata, se sono abituata ad usare un approccio creativo e un pensiero divergente, subito nella mia mente appaiono parecchie soluzioni a questo problema. Potrei fermarmi in un negozio a comprare velocemente qualcosa, l’appuntamento è vicino all’appartamento di una mia amica che potrebbe prestarmi un altro abito, potrei ruotare l’abito in modo che lo strappo resti sotto la giacca, potrei allargare ancora di più lo strappo e con i due lembi fare un nodo o usare il foulard come cintura coprendo la parte strappata. Chi non ha questo allenamento, questa elasticità potrebbe trovarsi in difficoltà di fronte a questo problema e probabilmente l’unica soluzione che prenderebbe in considerazione sarebbe annullare l’appuntamento.
A questo punto definire la creatività non è poi così difficile, possiamo dire che si tratta di pensiero divergente.
Ogni persona nasce con un potenziale incredibile, il bambino nei primi anni ha una mente assolutamente creativa e uno spiccato pensiero divergente, si approccia alla vita e al mondo con una spinta e una curiosità indescrivibili. È capace di trasformare una scatola in una navicella spaziale, di creare un mondo usando terra, da semplici bastoncini crea i personaggi di una fiaba e quanto altro abbiamo visto fare dai bambini che ci lascia a bocca aperta. Si, lascia stupiti noi adulti, perché purtroppo il pensiero divergente diminuisce nel tempo. I bambini in età prescolare hanno delle capacità creative incredibili che crescendo si riducono nettamente, questo anche a causa del sistema scolastico che purtroppo tende ad uniformare il percorso e quindi il pensiero di ciascun individuo.
Come possiamo aiutare i nostri bambini a sviluppare un pensiero divergente?
Il bambino nei primi anni di vita conosce il mondo attraverso il gioco e questo è sicuramente uno strumento che tutti possiamo utilizzare. Possiamo classificare i giocattoli in base alla loro finalità, esistono quelli che hanno una funzione ben definita, come ad esempio una macchinina, un trenino o una giostrina sonora, e quelli con finalità aperta, chiamati anche open-ended, come ad esempio costruzioni, legnetti, mattoncini, etc.
I giocattoli open-ended hanno un potenziale pazzesco perché stimolano la creatività del bambino, in quanto non avendo una finalità predefinita, lasciano lo spazio all’immaginazione del bambino, che troverà ogni volta una nuova e originale finalità. È in realtà molto facile strutturare un’attività open-ended, usando del materiale che abbiamo in casa o del semplice materiale naturale, facendoci tagliare da un falegname dei pezzetti di legno di diverse misure o mettendo a disposizione del bambino del materiale di recupero. (LEGGI ANCHE ARTICOLO ATTIVITA’ CREATIVE)
Stimolare il bambino ad usare un approccio creativo con un piccolo esercizio.
Il compito di noi adulti educatori è quello di offrire al bambino la possibilità di sperimentare la bellezza del pensiero creativo. Occorre mettere a sua disposizione un ambiente stimolante dove sentirsi libero di esplorare senza rigidi schemi mentali. Una cosa molto semplice che possiamo fare è quella smettere di fornire al bambino la soluzione ad ogni problema. Se abituiamo il bambino a non pensare e a non cercare da solo soluzioni, allora non lo farà mai. Di fronte ad un problema, chiediamogli:“Cosa possiamo fare?” e aspettiamo che sia lui a fornire più soluzioni accompagnandolo in questo processo e analizzando insieme le varie soluzioni, fino a trovare quella più giusta per quella occasione. Qualcuno potrebbe pensare che come insegnante di scuola dell’infanzia io abbia una grande responsabilità, ma credo di avere invece una grande opportunità. Uno dei miei obiettivi è quello di crescere bambini creativi che saranno poi adulti creativi. Nella mia vita mi sono trovata di fronte a molte difficoltà e grandi ostacoli, ma il mio approccio creativo mi ha salvata in ogni situazione, per questo ringrazierò sempre le mie figure di riferimento che mi hanno trasmesso la meraviglia di una vita vissuta creativamente!
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