Molti bambini sono tornati a scuola, mamme che mi raccontano le loro emozioni, foto postate di bambini con il loro zainetto in spalla e la mia mente non poteva fare altro che fare…
…un tuffo nel passato!
Ricordo il mio grembiulino ricamato, le mie scarpette rosse, la mia cartella verde acqua, ma il ricordo che più forte è rimasto impresso nella mia memoria è il momento in cui la mia mamma mi ha affidato alle mani delle maestre!
Ricordo l’entrata in classe, le foto che mi ha scattato e la lacrimuccia che ha versato vedendomi seduta al banco. E ricordo quei bei sorrisi che le maestre ci facevano e che ci tranquillizzavano entrambe, quei loro occhioni dolci pieni di amore e quegli abbracci caldi che ci davano per accoglierci.
Ero tranquilla e serena perché era chiara una cosa: la mia mamma mi voleva bene.
Voleva il mio bene ed era per questo che mi affidava a quelle maestre, mi era chiara la stima e la fiducia che riponeva in loro, come persone e come professioniste…per me questo era tutto! E non posso far altro che chiedermi perché ora non è più la stessa cosa?
“La maestra aveva sempre ragione!”
La mia generazione, e ancor di più quella dei miei genitori, è cresciuta attribuendo alla maestra un ruolo molto importante; la maestra era colei che si occupava dell’educazione del figlio, era lei la professionista e non si contraddiceva.
Spesso mi sono sentita dire: “La maestra ha ragione” perché, anche se i genitori non ne erano sempre del tutto convinti, la maestra aveva sempre ragione e i figli sempre torto. Noi bambini avevamo grande stima delle nostre maestre e portavamo loro molto rispetto, proprio come facevano i nostri genitori.
Eravamo spinti a fare da soli a scuola, perché il papà e la mamma non c’erano con noi, trovavamo da soli il problema e anche la soluzione. Siamo stati abituati ad arrangiarci, se non avevamo voglia di fare i compiti avremmo dovuto affrontare da soli la maestra il giorno dopo e se si tornava a casa con una nota erano guai, funzionava così!
Perché oggi genitori ed insegnanti sembrano essere nemici?
Oggi funziona proprio al contrario, i genitori non sono solo genitori, diventano insegnanti e spesso avvocati difensori di figli perfetti, che non sbagliano mai e che quando sbagliano non riescono a gestirne la frustrazione, figli che sono abituati ad avere sempre ragione, anche nei confronti della maestra.
Oggi i genitori si prendono il diritto di giudicare gli insegnanti, il loro comportamento, la loro preparazione, il metodo che adottano e il programma che seguono, sminuendo così il ruolo importante che ricoprono ed ecco che anche per il figlio il ruolo di maestra perde di valore. Purtroppo, come in ogni categoria, anche tra gli insegnanti esistono incompetenti, ma spesso i genitori si trovano a giudicare cose che non conoscono, perché non sono insegnanti e soprattutto perché non sono presenti in classe, ma per molti l’importante è assecondare le richieste e le lamentele del figlio.
Quando questo contrasto genera confusione nel bambino
Il grande rischio che corriamo, è che nel tentativo disperato di proteggerli, finiremo per danneggiarli. Cresceremmo una generazioni di prepotenti che crederebbero di sapere tutto, di persone che non sarebbero abituate a ricevere critiche, che sarebbero chiuse nelle proprie idee e che farebbero fatica ad accettare visioni del mondo diverse dalla propria.
Credo che questa possa definirsi davvero un’emergenza educativa e che dovremmo fare tutti un piccolo passo indietro. Dovremmo tornare a criticare i nostri figli quando necessario, ad aiutarli a mettersi in discussione perché è questo che li aiuterà a crescere, non l’accondiscendenza sempre e comunque.
Dovremmo tornare a dare ragione alla maestra, non perché sia impeccabile, sappiamo che non è così, si tratta di una persona proprio come noi, fatta di carattere, personalità e modi di fare che non per forza devono piacerci e che a volte possono essere discutibili, ma l’importante è che i bambini capiscano che non ci siano sempre i genitori a difenderli e a proteggerli.
Le ultime parole che ho utilizzato dovrebbero farci riflettere…difenderli e proteggerli, ma da chi? Dalla maestra??? Capite perché ci troviamo di fronte ad un’emergenza educativa?
Immaginate la confusione che potremmo creare nei nostri figli se si sentissero costretti a trascorre almeno 4 ore, ogni giorno, per 9 mesi e per molti anni, con persone dalle quali dovremmo proteggerli!
Mi vengono i brividi se penso all’angoscia che potrebbero provare i miei figli in questo caso e pensare che la causa sarei solo che io, la sua mamma! Queste due figure molto importanti per il bambino, come la mamma e la maestra, si porrebbero in questo caso in antitesi, proprio come due nemiche nelle fiabe che leggiamo insieme con loro.
Come gettare le basi per creare un buon rapporto.
Creare una “rete” sicura in cui il bambino si senta libero di muoversi, credo sia fondamentale, è perciò importante che tra scuola e famiglia ci sia:
- STIMA
- FIDUCIA
- DIALOGO
- COLLABORAZIONE
Quando i genitori mi affidano i loro bambini spero sempre che alla base del nostro rapporto ci sia fiducia e stima, che mi abbiano scelta perché credono in me e riconoscono le mie competenze e la mia professionalità. I genitori non sono h 24 insieme con il proprio bambino, quando lo affidano alla maestra, alla nonna o all’allenatore di calcio, lo fanno perché si fidano di loro, altrimenti nessuno vieta loro di cambiare scuola, di scegliere una qualificata baby sitter o di cambiare squadra di calcio.
Ma siamo sicuri che questa possa essere davvero la soluzione giusta?!
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