Molti genitori in difficoltà mi chiedono sostegno nel gestire il momento dei compiti a casa.
Ecco qualche consiglio pratico per uscirne tutti più sereni!
PRIMA DEI COMPITI…
Per ogni bambino il tempo trascorso a scuola rappresenta un tempo faticoso e stancante perciò, al rientro a casa, è importante lasciargli un po’ di tempo per rilassarsi e per dedicarsi alle sue attività, un tempo che possiamo definire di “decompressione”, senza però dimenticarci di dare del ritmo ai nostri bambini, fondamentale per acquisire delle buone abitudini.
È importante infatti stabilire dei tempi e farli rispettare, ad esempio si può decidere che dopo un’ora di riposo e dopo la merenda, si dedichi il tempo ai compiti, che siano 15 minuti o un’ora, a seconda del carico giornaliero. Questa regola va rispettata ogni giorno.
Ricordiamoci che i bambini non sono capaci di organizzare il proprio tempo, hanno bisogno di aiuto. Provate a stabilire perciò, insieme a loro, dei tempi senza considerare l’orologio, visto che per loro è ancora presto, ad esempio: “Mentre la mamma stira o prepara la cena, tu fai i tuoi compiti poi trascorriamo del tempo insieme!”
DOVE FARE I COMPITI
Fondamentale è concedergli la giusta concentrazione. Abituatelo ad un ambiente silenzioso e privo di distrazioni, l’ideale sarebbe lavorare insieme alla creazione di uno spazio tutto suo, una piccola stanza dello studio, dove potrà tenere tutto il suo materiale scolastico.
COME FARE I COMPITI
È importante tenere lontana ogni fonte di distrazione, televisione spenta e cellulare lontano sono le prime cose, poi nel caso ci siano fratellini più piccoli che non hanno ancora compiti da svolgere, cercate di tenerli separati nel momento in cui il maggiore svolge i suoi.
È importante che i compiti non rappresentino uno spiacevole dovere che si acquisisce diventando grandi, anzi, dovrebbero essere considerati come un privilegio. Un maestro elementare di una scuola di Milano, considera i compiti come un dono fondamentale per la loro crescita ed il loro sviluppo, tanto da negarli a seguito di qualche marachella commessa in classe.
POI…LASCIAMOLI SBAGLIARE!
Spesso sento raccontare dalle mamme che per paura di ricevere un brutto voto o a causa della mancanza di tempo, sono loro stesse a svolgere qualche compito dei propri figli. Mandare il proprio figlio a scuola con i compiti sbagliati o non svolti non è la fine del mondo, anzi, la maestra avrà così la reale percezione di quello che realmente il bambino ha appreso e se necessita di ulteriori approfondimenti.
È importante lasciare al bambino la possibilità di sbagliare e soprattutto la possibilità di cercare da soli la soluzione. Spesso da genitore si cade nel grande errore di sostituirsi ai propri figli e fare i compiti al loro posto è totalmente sbagliato. Il compito del genitore è quello di fornire i giusti strumenti al bambino, cercare insieme a loro la strategia giusta per affrontare al meglio il momento dei compiti.
PERCHE’ MIO FIGLIO RIFIUTA I COMPITI?
Se il momento dello studio vi sembra un dramma, è giusto fermarsi un attimo e capire quali sono le motivazioni che spingono il bambino al rifiuto. Potrebbe essere che non abbia chiaro il motivo per il quale deve lavorare anche a casa, soprattutto se si trova a frequentare la prima elementare, rassicuratelo perciò spiegandogli che per poter imparare bene ciò che la maestra gli insegna a scuola, è necessario lavorare un pochino anche a casa e che questo diventerà sempre più facile col passare del tempo, così che non si spaventi. Potete inoltre rendere il momento dei compiti un po’ più interessante, comprando una lavagnetta oppure rendendo divertente una lezione di matematica, simulando una spesa al supermercato per svolgere un problema.
COSA SI NASCONDE DIETRO AL RIFIUTO?
Potrebbe verificarsi invece che il rifiuto da parte del bambino nasconda una richiesta di coccole, il bambino ricerca l’attenzione del genitore facendo capricci, piangendo o dimostrandogli di non farcela da solo, così da “costringerlo” ad affiancarlo per tutto il tempo. Non vi resta che rassicurarlo, gratificarlo quando svolge bene il suo lavoro, senza mortificarlo quando cade nell’errore.
Ricordatevi sempre di usare rinforzi positivi, come un gustoso dolcetto, una passeggiata al parco, un amichetto che viene a trovarlo dopo i compiti…possono essere tutti stimoli per affrontare questo momento in maniera più rapida ed entusiasmante, senza che questi diventino però ricatti.
NON DIMENTIAMOCI DI LAVORARE IN RETE
Inoltre, ricordatevi sempre che il bambino si sente sicuro se ha una “rete” sicura su cui può muoversi, la collaborazione tra genitori e maestra è importantissima, se avete qualsiasi dubbio o necessitate di aiuto o di un confronto, la miglior cosa è parlarne con lei, perché ricordatevi che può essere preziosa per voi e viceversa.
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