Essere genitori!
La nascita di un figlio, soprattutto se si tratta del primo, rappresenta un evento critico, un punto di svolta e questo comporta un’importante riorganizzazione familiare, momento in cui la coppia diventa famiglia. Si assiste quindi ad una riorganizzazione dei ruoli, dei compiti e dei rapporti, con sé stessi, con il coniuge , con la famiglia d’origine, con il lavoro, con la rete amicale, con il mondo esterno in generale.
I due partner da questo momento in poi assumeranno un nuovo ruolo, oltre a quello di moglie e marito, dovranno rivestire anche quello di mamma e papà e le trasformazioni che si presenteranno per i neogenitori saranno molteplici e riguarderanno molti livelli, cambieranno i ritmi, le dinamiche, bisognerà imparare ad adattarsi in un momento in cui sarà il bambino che scandirà i tempi della famiglia.
Questa trasformazione che la coppia sperimenta fa sì che spesso la gioia dell’attesa e dell’arrivo sia accompagnata da forme di ansia e di preoccupazione per la nuova responsabilità. È però importante comprendere che queste “emozioni fisiologiche” sono uguali per tutte le coppie di neogenitori , in particolare, l’ansia e la preoccupazione derivano proprio dal fatto che si va incontro ad un evento nuovo e mai sperimentato.
Durante una passeggiata con un’amica, mamma di due splendide bambine, ho avuto il privilegio di ascoltare le parole che una madre solitamente nasconde nel profondo del suo essere.
Una mamma che racconta la meraviglia di esserlo, ma che per la prima volta si è fatta vedere senza i vestiti da super eroina che tutti le cuciono addosso. Una mamma felice, entusiasta, orgogliosa ma anche piena di paure, di dubbi e incertezze. Una mamma fragile e indifesa che a volte si sente sola, che teme di non essere capita e che ha paura dei propri pensieri perché crede di essere l’unica mamma ad averne.
Ogni volta che mi confronto con mamme e papà emerge continuamente la chiara richiesta di aiuto, emerge il bisogno di essere accompagnati e sostenuti in questo percorso.