Si è fermato tutto all’improvviso, abbiamo chiuso la scuola pensando di riposarci qualche giorno in occasione delle vacanze di Carnevale ma i coriandoli sono rimasti appesi alle finestre per tanto tempo. In quel periodo, qualche mese fa, la vita andava avanti tra le mura di casa, aspettando indicazioni, vivendo nell’incertezza e a volte nella paura.
Valentina si è messa in pausa, concedendosi anche qualche momento di debolezza ma la maestra Valentina no! Ho sentito fortemente il bisogno di Esserci, per i bambini e per le loro famiglie e ho sentito il bisogno di tener saldo quel legame che avevamo costruito nel tempo. Ho iniziato a pormi tante domande, ho passato ore al telefono con la mia collega per cercare nuove modalità e strategie e siamo partite senza più fermarci! Tutto questo mi ha spaventata ma un po’ mi è anche piaciuto, perché progettare una didattica a distanza non mi era davvero mai capitato ed è stato piacevole vedere le idee arrivare e le famiglie accoglierle. Nonostante il mio entusiasmo, gli apprezzamenti da parte dei bambini e nonostante quel legame mi sembrasse saldo, la maestra Valentina soffriva.
Ho sofferto perché in fin dei conti non avevo nessuna certezza che quel legame esistesse ancora, perché non c’era relazione fisica, non c’erano sguardi, non c’erano coccole, non c’era vera interazione né scambio. Ho sofferto perché passavo ore a preparare attività, materiali, video per poi rendermi conto di parlare da sola guardando una telecamera. Ho sofferto perché non avevo davanti quello specchio che tanto amo, dove ci sono io, quello che sono, quello che ho da offrire e dove ci sono i bambini che reagiscono a tutto questo e viceversa. Mi sono mancati gli occhi spalancati per qualcosa di nuovo, gli sguardi attenti, mi sono mancate anche le lacrime da consolare. Ho atteso di ritrovare tutto questo, persone, tempi e spazi, tutto ciò che avevo lasciato e anche di più, consapevole che avrei potuto trovare ogni cosa anche molto diversa.
Quando la possibilità di riaprire le porte della nostra scuola si è fatta davvero reale, allora dentro di me le emozioni e i sentimenti sono stati tantissimi e pure contrastanti! Gioia, ansia, entusiasmo, frenesia ma anche paura.
Posso dire ufficialmente che Lunedì 7 Settembre 2020 ho Rivissuto dopo tanti anni il mio primo giorno di scuola. È arrivato come arriva Natale o il compleanno, un giorno di gran festa! Ho scelto i vestiti con cura, mi sono sistemata i capelli e ho truccato un po’ gli occhi. Avevo un appuntamento speciale quel giorno, con i miei bambini, mi stavano aspettando e stavano aspettando che aprissi le porte della loro scuola, di nuovo. Nel tragitto che faccio ogni giorno, a piedi, per arrivare a scuola, quel Lunedì ho respirato qualcosa di stupendo nell’aria. Tutto il paese mi è sembrato in festa, i miei vicini di casa che mi hanno sorriso dal balcone facendomi gli auguri, la signora che porta a spasso il cagnolino mi ha detto: ”Finalmente, oggi si riparte”!
Il mio cuore di maestra Lunedì stava per esplodere! Quanta emozione! Ho accolto ogni bambino con gli occhi lucidi, mi sembrava davvero incredibile potergli dire “Bentornato!” e tendergli la mano per rientrare a scuola. Quella mano tesa verso quei bambini la sognavo da tanto tempo e la sognavano anche i bambini, l’ho letto nei loro occhi!
Quella mattina, quasi inaspettatamente, nessun pianto, nessuna tristezza, nessun timore e questo mi ha commossa ancora di più, ho capito che davvero in quel momento i bambini stavano realizzando il loro desiderio, quello di tornare a scuola, nella loro comunità. Magari non riescono sempre ad esprimere il loro bisogno usando le parole, ma posso assicurarvi che il loro sguardo gridava proprio: ”CE L’ABBIAMO FATTA”!
Non sembrava affatto che fossero passati mesi perché tutto appariva uguale a come lo avevamo lasciato, ma allo stesso tempo sembrava tutto così nuovo e diverso! Sicuramente sarà un anno diverso da tutti gli altri, è stato difficile capire come ripartire, riorganizzare una didattica e trovare nuove modalità di gestione della quotidianità. Sarà difficile affrontare alcune situazioni quando esse arriveranno, ma sono bastati alcuni istanti, Lunedì, per scoprire che quel legame non si è mai sciolto e per ricordarsi la cosa più importante, che nonostante tutto…“CE L’ABBIAMO FATTA”!
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